La malattia di Morata ha un nome: cos’è il citomegalovirus?

Non è un momento felicissimo in casa Juventus per quanto riguarda gli infortunati: oltre al problema al ginocchio di Dybala, volato a Barcellona per un consulto ma che ancora non conosce i tempi di recupero, c’è anche il caso Morata.

Ormai da quasi un mese lo spagnolo lotta contro diversi problemi (intestinali, fatica acuta…) che lo hanno fortemente debilitato. Quella che sembrava un’influenza col passare dei giorni ha lasciato strascichi importanti: lo stesso Pirlo, ad Oporto, dopo la sfida persa coi portoghesi ha parlato di uno svenimento del suo centravanti negli spogliatoi.

Ebbene, Morata ha contratto il citomegalovirus. Si tratta di una malattia piuttosto comune e che, come ha spiegato oggi il professor Pregliasco, noto virologo dell’Università degli Studi di Milano, resta latente nell’organismo nella maggior parte dei casi.

Perché, allora, il virus si è attivato nel caso di Morata? E’ bastato, probabilmente, un indebolimento delle difese immunitarie per scatenarlo. E’ importante sottolineare che il citomegalovirus non ha nulla a che fare con il Covid-19 e che col coronavirus ha in comune soltanto l’asintomaticità di tante persone che lo contraggono. Lo stesso Pregliasco ha anche spiegato che questo virus può essere preoccupante soltanto nei soggetti immunodepressi o in gravidanza, mentre nei casi come quelli di Morata sono perlopiù fastidiosi per la varietà di disturbi palesati (ma non nella gravità degli stessi).

E’ però doveroso riportare anche un’ulteriore osservazione del virologo che parla di una similitudine con la mononucleosi, non soltanto per la questione debilitativa, ma anche per quanto riguarda i tempi di recupero: per rivedere Morata al top della forma potrebbero volerci diverse settimane.