Prof. Galli da Milano: se l’Ats ha detto no, i Nazionali Inter non devono muoversi

Da Milano continua la resistenza a far partire i giocatori dell’Inter verso le Nazionali che li reclamano. Nonostante due giri di tamponi tutti negativi ancora si discute se debbano rispondere alle convocazioni.

Anche il prof Galli si è espresso così sulla Gazzetta:

Situazioni sempre un po’ sgradevoli, sembra che qualcuno voglia fare un torto a qualcun altro quando in realtà il tema principale è la salute delle persone. Quando c’è un focolaio di una certa portata, come nel caso appunto dell’Inter, con più giocatori coinvolti, serve un numero congruo di giorni di quarantena. E per un periodo di due settimane chiunque sia entrato in contatto con i positivi non dovrebbe proprio muoversi di casa. Poi esistono i protocolli e quello del calcio prevede la possibilità di tornare ad allenarsi, ma o in solitaria o comunque con il solito gruppo di lavoro. Stop

Se l’Ats ha detto no, significa che non devono muoversi. Non si può derogare dalle regole sanitarie. Per me non stanno in piedi le rimostranze delle federazioni. I giocatori potranno essere liberi di circolare soltanto due settimane dopo l’ultimo contatto avuto con chi è risultato positivo, quindi non prima della prossima settimana

Di parere opposto sono i tifosi di calcio che vedono una grande disparità di trattamento a discrezione dell’Asl di turno.

Successe col Napoli ora è l’Inter. ricordiamo che la Juve con tre assenze importanti dovette giocare contro l’Inter e la pagò cara. Ricordiamo che la Juve ebbe sempre casi covid dall’inizio come con Ronaldo ma giocò sempre.

La stessa Inter giocò con squadre rimaneggiate a cui mancavano anche 5 giocatori per covid.

Ora la Juve verrà smembrata con i giocatori che andranno in Nazionale mentre l’Inter li terrà a casa ad allenarsi.

Questo è un campionato uguale per tutti?