A 10 minuti dalla fine ieri la Juve perdeva con l’Udinese la solita inguardabile gara con un tiro in porta in 78 minuti e una rete presa come nelle peggiori squadre di terza categoria.
Poi Ronaldo tirava la punizione numero 73 senza reti ma De Paul alzava il braccio regalando il rigore del pareggio.
Al minuto 90 Rabiot finalmente ha fatto il suo mestiere di centrocampista e sgroppata a parte ha messo un assist sulla testa di Ronaldo che ha insaccato un gol importantissimo.
La squadra si è unita in un abbraccio a dimostrazione della voglia di lottare per la Champions. Persino Pirlo è entrato in campo per la gioia prendendo un’ammonizione.
Ronaldo ha praticamente tolto dal baratro un Pirlo che ieri rischiava davvero di essere esonerato in anticipo.
Ma nel post partita Pirlo ha fatto i complimenti a Conte, ha dichiarato che il ciclo Juve è finito ma che ne aprirà un altro. E forse piuttosto che fare i complimenti all’Inter doveva fare autocritica dato che il campionato l’ha regalato non giocandolo.
Pirlo, quindi si ritiene ancora l’allenatore che il prossimo anno dovrà riportare la Juve a lottare per lo Scudetto.
Ma il campo lo smentisce clamorosamente perchè la sua Juve è inguardabile. ieri giocava con un’Udinese senza motivazioni, con null’altro da chiedere al campionato.
La Juve si giocava la vita, si giocava la Champions.
Ma in campo si è vista cattiveria e organizzazione solo nell’Udinese. La squadra di Pirlo ha prodotto solo un colpo di testa di Mckennie in 80 minuti.
Se davvero la Juve riconfermasse Pirlo dopo una stagione di partite sempre uguali e terribili sarebbe davvero incredibile.
E sembrano aver poco senso anche le sue spiegazioni psicologiche che vedrebbero una Juve giocar male perchè non abituata a lottare per la Champions ma per lo Scudetto.
Ecco le sue parole:
Faccio i complimenti all’Inter e a Conte, hanno fatto un grande campionato e il successo è meritato. Noi dobbiamo cambiare, è finito un ciclo ma se ne riapre un altro con la voglia di lottare per lo scudetto. L’abbraccio Ronaldo-squadra? Il gruppo c’è, è forte, ha voglia di lottare e di raggiungere gli obiettivi, siamo mancati di mentalità e atteggiamenti non da Juve, ma la squadra sa cosa vuole. Quell’abbraccio è importante, deve essere solo l’inizio, dobbiamo continuare con questo spirito. Queste sono le emozioni che danno il calcio, viverle da fuori è diverso ma quando si vince così hai l’adrenalina per continuare a lottare”