Parte l’epurazione della Juve: Ramsey è out, ecco quanto risparmierà il club

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Pochi dubbi sul fatto che la Juventus, in estate, debba procedere ad una sorta di epurazione che abbia principalmente due obiettivi: abbattere il tetto ingaggi, che diverrebbe insostenibile soprattutto in caso di mancata qualificazione Champions, e continuare nell’opera di svecchiamento della rosa.

Il reparto che più sarà coinvolto in questa rivoluzione annunciata è il centrocampo: su Rabiot (Everton) e Bentancur (Atletico Madrid) le voci su una cessione in estate sono sempre più insistenti. Ma il primo a salutare sarà Aaron Ramsey, arrivato due anni fa a parametro zero, dall’Arsenal, e protagonista di due stagioni decisamente anonime, sotto i suoi standard e soprattutto caratterizzate da un rendimento che non può nemmeno lontanamente giustificare il suo ingaggio principesco.

Sì, perché il gallese – per chi non lo sapesse – percepisce sette milioni di euro netti a stagione, è nella top ten dei giocatori più pagati del campionato. Inutile dire che né la prima, discreta, stagione con Sarri allenatore né questi mesi di agonia con Pirlo sono stati sufficienti a giustificare un investimento così importante. La brutta notizia per la Juventus è che il centrocampista è legato al bianconero da altri due anni di contratto: c’è quindi da studiare con attenzione la strategia per la cessione.

Il peggior scenario è quello di una rescissione stile Khedira: la Juventus risparmierebbe sì 22 milioni di euro (considerando il lordo) nelle prossime due stagioni ma dovrebbe comunque garantire una corposa buonuscita al giocatore. Che, con 31 anni e con quell’ingaggio, ha davvero poco mercato.

Non è un caso che gli unici, timidi, tentativi dalla Premier League siano arrivati da West Ham e Crystal Palace: Ramsey potrebbe accettare di decurtare il suo stipendio pur di tornare in Premier League, con una buonuscita molto più contenuta dalla Juventus. Che, però, in caso di vendita del cartellino potrebbe mettere a segno una plusvalenza di tutto rispetto considerato che il costo del cartellino, due anni fa, è stato pari a zero. In questo senso, Paratici e Nedved si accontenterebbero anche di un’offerta attorno ai 10 milioni di euro.