Moggi affonda Cobolli-Gigli: come causò una retrocessione senza difendersi

An Milano 03/06/2014 - conferenza stampa di presentazione libro 'Il pallone lo porto io' / foto Andrea Ninni/Image nella foto: Luciano Moggi

Una retrocessione senza nessuna partita truccata. Non c’è una gara incriminata e Moggi lo grida a gran voce e a gran voce esplode contro Cobolli-Gigli.

L’ex Presidente della Juve accettò con l’avvocato della Juve sia la retrocessione che la penalizzazione. un comportamento che secondo Moggi ha indirizzato i processi. Inoltre Moggi ha ricordato come su consiglio di Montezemolo sia stato persino ritirato il ricorso al Tar. Secondo Moggi se la Juve avesse scelto di difendersi sarebbe rimasta in serie a. prova ne è che uscirono poi intercettazioni dello stesso profilo anche per le altre squadre ma non furono mai considerate.

E in questo nuovo attacco alla Juventus Moggi chiede alla Juventus di non usare il solito profilo basso ma di reagire e difendersi. Se non lo farà la condanna sarà quella già costruita mediaticamente.

Di certo Cobolli-Gigli non è ricordato per a grinta difensiva in quell’occasione in cui la Juve mestamente accettò il verdetto mediatico.

E poi si sentì dire che per l’inter non si potevano usare le intercettazioni perchè ormai il reato era prescritto.

Più passa il tempo e più le tesi di Moggi sembrano concrete. Di calciopoli il reato più grande è aver chiuso un arbitro negli spogliatoi, come dice l’ex Dirigente.