Caressa-Adani, durissimo scontro social. Il motivo? Allegri e il servilismo…

adani caressa

Non poteva che finire così, con una clamorosa “rissa social”, il diverbio a distanza tra Adani e alcuni giornalisti. L’atavico astio che l’ex opinionista di ‘Sky’ nutre nei confronti di Massimiliano Allegri lo ha aiutato a diventare ormai un autentico personaggio del web. Il problema è che Adani esagera, quasi sempre, e finisce per coinvolgere anche persone con cui lavorava fino a qualche mese fa.

L’ex difensore della nazionale, ad esempio, ha sempre accusato le tv e i giornalisti di essere troppo indulgenti nei confronti di Allegri, una paura che non avrebbe consentito reazioni neppure nel caso di sfuriate ormai celebri del toscano (l’ultima contro De Grandis, proprio di ‘Sky’). Attacchi ripetuti e generalizzati, alla fine Fabio Caressa ha risposto per le rime.

Durante ‘Radio Deejay’, Caressa è intervenuto a gamba tesa nella polemica a distanza con Adani, supportato da Ivan Zazzaroni (che aveva esordito con un “Io sono servo di me stesso, anche Caressa”): “Uno deve essere definito servo perché prende informazioni, sa delle notizie e non la pensa come te? Questa cosa è gravissima e non ha precedenti. Prima si litigava, ora tu ha un’ideologia e quindi tu possiedi la verità e io no. Occhio, attacchiamo le basi della democrazia, nella storia c’è gente che ha fatto così e sappiamo com’è andata…”.

Adani, poco dopo, ha risposto sui social riportando la definizione di servilismo (“Tendenza ad avvilire la propria personalità in atteggiamenti di umiliante sottomissione o dipendenza più o meno consigliati dal calcolo o dall’interesse”), il tutto seguito da un celebre passaggio della canzone di Caterina Caselli, “Nessuno mi può giudicare”: “La verità mi fa male, lo so…”. (clicca qui per il video di Adani, in basso invece l’attacco di Caressa)