E venne il giorno: Allegri verso l’addio, ecco i 4 nomi per la sua sostituzione

tudor

Col patteggiamento all’interno dell’inchiesta per la manovra stipendi e la rinuncia ad ulteriori ricorsi per il -10 in classifica scaturito nel processo plusvalenze, la Juventus ha chiuso ogni pendenza con la giustizia sportiva. Di colpo, il club può pensare unicamente alla gestione sportiva, un dettaglio non da poco visti gli ultimi mesi di caos assoluto, dentro e fuori dal campo.

Tradotto: ora è tempo di parlare seriamente di Massimiliano Allegri. Il tecnico toscano, almeno a parole, a metà stagione ha incassato la fiducia della proprietà, ora gli scenari potrebbero essere radicalmente cambiati. La Juve deve fare i conti con 17 sconfitte in stagione, 54 gol incassati in 55 partite, in campionato al massimo chiuderà a quota 72 punti, un bottino magro, e per il secondo anno di fila non ci sono nuovi trofei in bacheca. A tutto ciò si aggiunge il pessimo rapporto di Allegri con alcuni senatori e l’ormai atavica difficoltà ad offrire un gioco propositivo, moderno e soprattutto vincente alla sua squadra. Perché Allegri è ancora l’allenatore della Juventus, allora? Nove milioni di euro a stagione fino al 2025 bastano a spiegare le difficoltà della Juventus in questa vicenda.

E’ naturale, quindi, che ora i nomi dei possibili sostituti comincino a diventare più insistenti. Allegri potrebbe accettare una risoluzione anticipata del contratto, con una buonuscita pari ad un anno di contratto, e si aprirebbe la caccia al successore.

Qualcuno, in società, spingerebbe per il ritorno di Conte ma ad oggi non ci sono le condizioni per quest’operazione. Negli ultimi giorni è cresciuta la candidatura di Vincenzo Italiano, finalista di Conference League con la Fiorentina, ma c’è come sempre l’ostacolo Commisso che farà di tutto per non mandarlo alla Juve. Alla finestra c’è anche Tiago Motta, contattato da Napoli e PSG e reduce da un bellissimo campionato col Bologna.

Gli outsider? Occhio a Tudor, juventino doc e già allenatore in seconda nell’annata Pirlo (anche se il rapporto tra i due finì per logorarsi molto presto), e a Fabio Grosso. L’ex terzino dei bianconeri e della Nazionale ha appena conquistato la promozione in Serie A col Frosinone. Un azzardo? Beh, ai tempi la Juventus scommise su Antonio Conte che fino ad allora aveva fatto solo gavetta, finendo per ricevere in cambio un allenatore di grande spessore. Chissà che la storia non si ripeta…