Allegri scopre l’acqua calda dopo due anni: “Vedo Chiesa meglio da attaccante”

Ebbene sì, la Juventus ha vinto e convinto nel debutto stagionale in campionato: ad Udine la pratica è stata archiviata nel primo tempo, 3-0 il finale per gli uomini di Allegri trascinati da una grande prova di Federico Chiesa.

Proprio l’ex Fiorentina è stato uno dei temi principali nel post-partita e Allegri ha sorpreso un po’ tutti con le sue dichiarazioni. Sì, perché sono mesi che giornalisti e tifosi invocano una posizione più vicina alla porta di Chiesa, considerato anche l’infortunio che indubbiamente gli ha tolto qualcosa sullo spunto secco che può far la differenza sulla fascia. Chiesa ha un buonissimo feeling col gol, sa muoversi, è rapido: ha tutto per essere una seconda punta e ora anche Allegri se n’è accorto.

Ma l’aspetto più divertente della vicenda è proprio nelle parole del tecnico toscano che parla di Chiesa come l’invenzione del secolo, qualcosa a cui nessuno mai aveva pensato:

“Chiesa per me è un attaccante, magari mi sbaglio, poi da esterno si isola. Oggi giocando con Vlahovic è stato bravo, stanno migliorando insieme e deve continuare a farlo soprattutto in fase di non possesso. Chiesa deve essere un giocatore da 16-18 gol, farlo giocare da esterno è riduttivo”.

Viene davvero da sorridere pensando a Chiesa esterno a tutta fascia, a Chiesa esterno in un 3-5-2, a Chiesa costretto a fare il terzino su Kvaratskhelia. Ammettere di aver sbagliato valutazione è da persone intelligenti, che si evolvono. Ma cercare di nascondere il passato e prendersi dei meriti per qualcosa che è l’esatto contrario di quanto fatto finora…