Tifosi infuriati per la Juve spiata: i primi dettagli emersi oggi

Suarez
Suarez

Come riportato dal Corriere dello Sport in questi anni c’è stata una vera e propria caccia agli scheletri nell’armadio della Juventus, con uno spionaggio serrato per cercare di trovare qualcosa di losco all’interno della società e crearle non pochi problemi. L’inchiesta Prisma è infatti nata da un dossieraggio abusivo. Sono fondamentalmente quattro le tappe che evidenziano quest’accanimento nei riguardi della Juventus.

Il primo è stato il caso Suarez con la farsa dell’esame per gli stranieri all’Università di Perugia, poi c’è stata l’adesione del presidente Agnelli alla Superlega, il ritorno di Massimiliano Allegri ed infine la cessione di Cristiano Ronaldo. Gli inquirenti credono che ci sia stato un piano ben preciso per creare problemi alla società degli Agnelli. I conti bianconeri vennero setacciati il 19 aprile del 2021, quando ci fu la vicenda della Superlega, con Agnelli che era visto in un certo senso il capo dei ribelli.

Qualcuno voleva evidentemente colpirlo, mettendolo in difficoltà. Il 7 giugno fu la volta di Allegri, era appena stato annunciato il suo ritorno alla Juventus e si iniziò ad ipotizzare su pagamenti all’estero riconducibili al gioco online. Ci fu poi la questione Cristiano Ronaldo, secondo i magistrati, la stessa mano entrò illegalmente nel profilo del portoghese.

Qui furono fatte le verifiche sul suo conto e che, secondo gli investigatori, sarebbero avvenute per far saltare una cessione che doveva servire per salvare i conti della Juventus. Insomma qualcuno spiava la Juventus per farla crollare, per non dare più modo alla società bianconera di agire in tranquillità nel mondo del calcio. Si stava cercando il pelo nell’uovo per abbattere Agnelli e company. La situazione finale è stata comunque non dolce per la società, ritrovatasi con punti di penalizzazione e l’impossibilità di affrontare l’attuale stagione in campo europeo.