Sarri prova a zittire le critiche: “Vinto il campionato più difficile della storia”

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Maurizio Sarri non usa mezzi termini e rispedisce al mittente le critiche che ormai da mesi accompagnano il suo lavoro. Non è bastato il nono scudetto consecutivo della Juventus, il suo primo trionfo italiano da allenatore, ad attutire il malcontento generale e il pessimismo che si avverte soprattutto sui social in vista della sfida col Lione.

Il tecnico bianconero ricorda a tutti che “vincere è sempre un evento straordinario e come tale va trattato”. La frase clou della conferenza stampa della vigilia della fondamentale sfida col Lione arriva poco dopo e, di certo, scatenerà feroci dibattiti tra i tifosi: “Io non leggo e non guardo niente, questo malcontento mi riguarda poco. Da parte mia sono felice che abbiamo vinto il campionato più difficile nella storia della Serie A per tutta una serie di avvenimenti che ci sono stati”.

Non è tutto, anzi. A chi gli chiede se ha il sentore che quella col Lione possa diventare la sua ultima partita alla guida della Juventus, Sarri risponde deciso: “Non credo dipenda da domani. Se fosse così, i dirigenti della Juventus sceglierebbero sull’onda emotiva del risultato e quindi sarebbero dei dilettanti. E non lo sono. Domani è una partita importante come lo sono state tante che ci hanno portato a vincere lo scudetto. La valutazione verrà fatta indipendentemente da questa partita. Noi vogliamo solo arrivare alla final eight in Portogallo perché vorrebbe dire essere nell’elite del calcio mondiale”.

Maurizio dà anche qualche indizio di formazione: “Di certo ci sarà Cuadrado, anche se non so se da terzino o esterno offensivo. Dybala? Proveremo a recuperarlo fino all’ultimo”.

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