Conte attacca: c’è gente che sta godendo contro l’Inter

Conte dopo l’eliminazione dalla Champions è tornato a parlare in vista della gara col Cagliari. ha spiegato che non sarà un vantaggio in campionato non avere le partite infrasettimanali delle coppe e se l’è presa con chi sta godendo control’Inter.

Ecco le sue parole:

C’è un messaggio o una promessa per i tifosi?
Più che promessa mi sentirei di dare un messaggio: non prestiamo il fianco a chi sta godendo e a chi spera che si cambi tutto e si distrugga tutto quello che si cerca di creare. E’ il messaggio che mi sento di dare al popolo interista: vedo troppa negatività, non prestiamo il fianco a chi vuole distruggere e a chi ha il timore che si sta creando qualcosa di importante che può dare frutti nel presente e in futuro. E’ il messaggio. Bisogna rimanere compatti, sapendo che questo percorso ha portato un secondo posto, una finale di Europa League e una semifinale di Coppa Italia. Il percorso ha riportato l’Inter ad avere una credibilità, c’è stata una valorizzazione di giovani. Bisogna avere fiducia: capisco l’impazienza, ma bisogna capire che quando riparti dalle fondamenta ci vuole tempo. Una volta fatte quelle puoi costruire un grattacielo come si meritano i tifosi dell’Inter. Rimaniamo compatti, non prestiamo il fianco a chi sta godendo: non è giusto, facciamoci trovare compatti. Stiamo lavorando in maniera importante e si vede: chi vuole il male dell’Inter cerca la distruzione. Noi vogliamo il bene dell’Inter, noi costruiamo.

Non si sente ancora l’obbligo di vincere lo scudetto?
Ho intrapreso questo percorso con l’Inter, la proprietà è stata chiara: abbiamo parlato di percorso di crescita, di valorizzare i prospetti top player a diventarlo. La proprietà è stata chiara anche coi dirigenti ad agosto dicendo che sarebbe stata una situazione difficile a livello finanziario per il Covid: sapevamo ci sarebbe stato un rallentamento e che saremmo dovuti stare uniti. Questo mi è stato chiesto dalla proprietà. Noi siamo in linea con quanto detto. L’eliminazione brucia, chi mi conosce sa come l’ho vissuta e come sto vivendo.

Avere solo il campionato può dare un vantaggio? Negli scontri diretti in cosa dovete crescere?
Bisogna crescere in tante cose e avere la pazienza di continuare a lavorare, senza avvertire troppa pressione. Magari a volte questa può portare ad uno sgonfiarsi: l’importante è crescere anche da questo punto di vista, sapendo che ci sono partite che devono essere vinte e vanno vinte a prescindere, anche prima di entrare in campo. Stiamo parlando di una squadra che ha iniziato un percorso e ha ancora strada da fare: io vedo i ragazzi e ho grande fiducia in loro e nella crescita. Vedo la maniera in cui si allenano: a volte si può sentire più la pressione in partite dentro-fuori. Stiamo lavorando e costruendo: sapevamo di dover affrontare certe difficoltà. Chi è dentro sa che le difficoltà c’erano, ci sono e ci saranno: bisogna cercare di essere ancora più competitivi. Il fatto che ci sia rimasto solo il campionato e la Coppa Italia è un dolore: credevamo nel passaggio in Champions, lascia rammarico il modo in cui siamo usciti. Dobbiamo concentrarci sul campionato, da qui a febbraio non c’è niente di particolare: abbiamo solo due partite in meno agli altri.