Mandzukic si presenta al Milan e arriva subito la domanda su Sarri…

Sarà decisamente strano, almeno durante le prime settimane, vederlo con la maglia rossonera: oggi il Milan ha presentato ufficialmente Mario Mandzukic e tra i tifosi della Juventus affiora certamente un po’ di nostalgia. Il croato è stato un simbolo del ciclo di Allegri in bianconero, uomo fondamentale dal punto di vista tattico e nello spogliatoio.

Mandzukic è stato giocatore della Juve per quattro anni e mezzo, anche se sugli ultimi sei mesi è meglio stendere un velo pietoso. Francamente incomprensibili le scelte di Sarri che, sin dal primo giorno alla Continassa, decise di escludere il centravanti dalle rotazioni. Un trattamento umiliante e ovviamente immeritato per quanto fatto da “SuperMario” con la maglia bianconera. Certo, è vero che nel calcio non esiste la riconoscenza, ma quanto accaduto un anno fa è davvero una brutta pagina nella storia recente della Vecchia Signora.

Così, dopo quattro scudetti di fila, una finale Champions (con gol in rovesciata) e un ruolo fondamentale nello scacchiere tattico di Allegri al di là dei 44 gol in 162 partite ufficiali, Mandzukic è stato ceduto all’Al-Duhail. Il croato è durato poco in Qatar, qualche mese: prima la rescissione, poi la chiamata del Milan dopo aver rifiutato diverse offerte da altri club europei.

Oggi, in conferenza stampa, non potevano mancare le domande sulla Juve e su Sarri: “Coi miei ex compagni siamo ancora amici ma sul campo cambierà tutto, saremo rivali e la partita con la Juventus sarà come tutte le altre. Coi tifosi bianconeri ho avuto un bellissimo rapporto, da parte mia avranno sempre grande rispetto ma ora devo difendere i colori rossoneri. Sarri? Non voglio parlarne”. Una risposta secca che conferma quanto tesi fossero i rapporti col tecnico del nono scudetto di fila della Juve.