Real Madrid, PSG e Manchester Utd su Ronaldo ma per Mendes si fa ad una condizione

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo

E’ ancora il futuro di Cristiano Ronaldo a tenere banco in casa Juventus. L’asso portoghese è legato da un altro anno di contratto al club bianconero ma da entrambe le parti è stato preso in considerazione l’addio già durante quest’estate. Il ritorno di Allegri non ha cambiato granché le carte in tavola e l’ipotesi cessione resta concreta.

Si è parlato tanto in queste settimane delle offerte che il cinque volte Pallone d’Oro avrebbe ricevuto di recente. A conti fatti, vanno escluse le piste più “romantiche” (Sporting Lisbona) e quelle più “esotiche” (MLS o Emirati Arabi), restano in piedi tre top club europei che continuano a farci un pensierino, per motivi diversi.

Il PSG, ad esempio, vuole dar seguito al rinnovo di Neymar e chiudere un altro colpo dal valore mediatico e sportivo elevatissimo, senza dimenticare che i transalpini hanno tutta l’intenzione di non lasciar partire Mbappé, richiesto dal Real Madrid. Proprio il club spagnolo è la seconda opzione sul tavolo di Ronaldo e del suo procuratore, Jorge Mendes: certo, ad aprile ci fu la chiusura di Florentino Perez, ma chissà che il ritorno di Ancelotti al Bernabeu non possa riaprire la questione. Sullo sfondo c’è un altro ex club di Ronaldo, il Manchester United: dall’Old Trafford, però, hanno già detto a chiare lettere di non poter garantire lo stesso ingaggio (31 milioni di euro) che Cristiano percepirà il prossimo anno dalla Juventus.

Ecco, l’ingaggio. Mendes ha ascoltato tutte le parti in causa, compresa la Juve, ed ha comunicato l’unica vera condizione per un trasferimento di Cristiano Ronaldo: il suo eventuale prossimo club dovrà assicurargli lo stesso stipendio di quello attuale, almeno per la prossima stagione. In caso contrario, il lusitano arriverebbe a fine contratto con la Juve per poi valutare il suo futuro con più calma nei prossimi mesi. A tal proposito, c’è da sottolineare che il PSG da questo punto di vista parte nettamente sfavorito: nonostante le grandi possibilità economiche della proprietà qatariota, gli ingaggi di Neymar (26 milioni a stagione) e Mbappé (attualmente poco meno di 20 milioni ma punta a raddoppiare la cifra col rinnovo) rendono impensabile un altro contratto di questo livello in organico.