Ramsey è un caso, due club di Premier sul gallese ma quell’ingaggio…

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I lampi, nei due anni alla Juventus, sono stati pochissimi: Aaron Ramsey è arrivato in bianconero nel 2019, a parametro zero e soprattutto con grandissime aspettative. Il talento del gallese, per anni uno dei simboli dell’Arsenal, sembrava perfetto per la Juve di Sarri ma tra infortuni e poca personalità in campo e fuori, Ramsey è diventato una sorta di comprimario di lusso sia col tecnico toscano sia con Pirlo in panchina.

Alla fine si contano 6 reti in 65 apparizioni ufficiali in bianconero (in campionato 24 e 22 presenze) e troppe prestazioni mediocri che rendono ancora più insostenibili gli 8 milioni di euro netti a stagione che i bianconeri gli garantiscono fino al 2023. L’ingaggio monstre di Ramsey e Rabiot sono due dei casi più spinosi con cui deve fare i conti Cherubini. Se il francese sembra un filo più avanti nel gradimento di Allegri, alla luce anche di qualche sfogo di troppo durante gli Europei il futuro di Ramsey alla Juve è più che incerto.

Gli 8 milioni di euro d’ingaggio sono però un ostacolo enorme alla sua cessione. Si è parlato di un possibile scambio col Barcellona (la Juve sarebbe disposta ad uno scambio con Pjanic) ma i blaugrana sono alle prese coi rigidi paletti imposti dalla Liga proprio in tema stipendi.

Resta così in piedi solo l’ipotesi Premier League. E’ lì che Ramsey gode ancora di buon mercato, è lì che il 30enne vorrebbe ripartire per l’ultima fase della sua carriera. Oggi si torna a parlare di Wolverhampton: i “wolves” sembrano aver scavalcato il Tottenham di Paratici nella corsa al gallese, saranno importanti i prossimi giorni per capire che margini esistono nella trattativa col centrocampista. Se Ramsey sarà disposto ad abbassare, e di molto, il suo stipendio, la Juve non farà barricate col club inglese, anzi. Solo a quel punto il mercato della Juventus potrebbe nuovamente decollare con Cherubini pronto a chiudere due colpi per garantire ad Allegri due registi di ruolo.