Le parole di Maurizio Arrivabene prima della partita con la Roma hanno nuovamente aperto il “caso Dybala“. L’a.d. della Juventus è tornato a parlare del rinnovo di Paulo Dybala, smorzando in modo deciso gli entusiasmi relativi ad un rinnovo di contratto che sembrava cosa fatta. Anzi, Arrivabene ha usato un linguaggio insolitamente “crudo” e diretto, lasciando intuire che l’accordo con l’argentino (in scadenza a giugno) è tutt’altro che raggiunto.
Queste le sue dichiarazioni: “Abbiamo già detto che per la questione rinnovi avremmo parlato coi giocatori a febbraio, dobbiamo valutare. Tutti devono guadagnarsi il posto in squadra e dimostrare il proprio valore in campo. Non ci sono se e ma, dirigenti, allenatori e giocatori vengono giudicati per quello che fanno”. Ed è sintomatico che proprio Dybala, qualche settimana fa, aveva usato termini molto più concilianti: “Ora il club ha altre priorità, ci sarà tempo per parlare”.
La realtà è che la Juventus sta riflettendo sulle cifre da offrire all’argentino. Oggi Dybala guadagna 7.3 milioni netti a stagione, ad inizio della telenovela rinnovo (quando ancora non si sentivano le difficoltà economiche) si parlava di una richiesta pari al doppio, poi smentita dal giocatore. Più verosimilmente, Dybala chiedeva una decina di milioni di euro a stagione ma non c’è stato verso. Nei giorni scorsi, in molti davano la trattativa per chiusa, sulla base di un quinquennale con parte fissa da 8 milioni di euro l’anno, più un milione di bonus.
Invece, sembra proprio che la Juventus abbia deciso di fare un ulteriore passo indietro: a Dybala probabilmente verrà offerto un rinnovo alle stesse cifre di quelle attuali, o addirittura – come ipotizza la ‘Gazzetta dello Sport’ – un nuovo accordo al ribasso. Sarebbe davvero clamoroso viste le premesse. Ma, soprattutto, vorrebbe dire aumentare a dismisura il pericolo di portare il giocatore a fine stagione senza un contratto e libero di accordarsi con un altro club.