Sei delusioni cocenti, sei giocatori che finiscono nel mirino del club, dei tifosi e di Allegri

Di Maria e Pogba, i grandi colpi estivi, non si sono praticamente mai visti in campo, non possono essere “bocciati” in questo tragico inizio di stagione della Juventus. Ci sono però sei calciatori che si sono letteralmente smarriti, sciolti come neve al sole di fronte alle difficoltà di questi primi due mesi. Sei nomi su cui il club, i tifosi e l’allenatore scommettevano a occhi chiusi e che ora sono degli autentici misteri. Ecco chi sono.

Bremer

Cinquanta milioni di euro, duello di mercato vinto con l’Inter, il miglior difensore della scorsa Serie A preso per sostituire De Ligt. Le premesse per un grande impatto del brasiliano c’erano tutte, l’ex Torino sta però deludendo su tutti i fronti: spaesato nella difesa a 4, in sofferenza anche dal punto di vista fisico, distratto. Oggi è lontano parente del centrale ammirato fino a qualche mese fa in maglia granata.

Alex Sandro

Ogni stagione che passa, sembra peggiorare. Ha perso velocità rispetto agli inizi in bianconero, anche tecnicamente è lontano dalle giocate che lo misero in luce nel Porto. In scadenza di contratto, verrà fatto partire a zero con enorme sollievo dei tifosi che da tempo, ormai, lo hanno messo nel mirino.

Paredes

E’ stato fortemente voluto da Allegri, desideroso di un play “alla Pirlo” che potesse dare ordine e qualità alla manovra della sua Juve. In due mesi, l’argentino è riuscito a fare peggio degli altri centrocampisti: non costruisce, non difende, non corre, è indolente. Scommettiamo che al Mondiale, con la maglia dell’Argentina, vedremo un altro giocatore?

Locatelli

E’ un’involuzione clamorosa quella di Locatelli, passato dall’essere una delle armi a sorpresa di Mancini per la vittoria dell’Europeo a uno che ormai fa fatica a mettere assieme due passaggi di fila. Allegri lo ha sballottato in tutti i ruoli del centrocampo, generando solo confusione nel centrocampista che, ora, potrebbe dare nuovo slancio alla sua carriera passando all’Arsenal.

Kostic

Allegri voleva i cross per Vlahovic, il 29enne serbo in queste settimane ha messo in mostra ben poco del suo repertorio. E’ forse il meno colpevole dei sei di questo articolo, ha bisogno di un “sistema” chiaro e adatto alle sue caratteristiche per rendere. Non è uno che decide le partite da solo ma era stato presentato come la chiave per far sbloccare Vlahovic.

Vlahovic

Sì, anche mister 80 milioni è sul banco degli imputati. Da quello che fino a qualche mese fa era indicato come l’ “anti-Haaland” ci si aspetta sempre tanto. E, probabilmente, non bastano più le giustificazioni dovute al gioco asfittico di Allegri. Vlahovic si è smarrito e innervosito: non sta mostrando maturità e personalità e anche dal punto di vista tecnico le sue prestazioni ne risentono. Oggi è un autentico oggetto misterioso.