Paredes spedito in panchina anche con l’Argentina: Scaloni non accetta il suo difetto

E’ stato l’acquisto più rincorso del calcio mercato bianconero. La Juve ci ha messo un’estate intera per accaparrarsi il tanto desiderato regista. Stiamo parlando di leandro Paredes, l’uomo che Scaloni ha paragonato persino a Pirlo.

Peccato che già con l’Arabia Saudita il tecnico argentino lo abbia rispedito in panchina. E ieri contro il Messico ce lo ha lasciato.

A questo punto proprio la panchina sembra il luogo ideale di Leandro. Quando era nel PSG, non giocava ma veniva giustificato dal fatto che in campo c’era un certo Verratti che lo oscurava.

Poi andò alla Juve e Allegri lo mise subito in campo. Ma in bianconero iniziò a manifestarsi la sua fragilità nel fare filtro. Allegri inizialmente lo giustificò pensando che fosse colpa del lungo periodo in panchina al PSG.

Ma poi lo tolse dal campo per sostituirlo con un gladiatore come Locatelli davanti alla difesa.

Ora anche Scaloni sembra aver capito che Paredes non dà equilibrio alla squadra, la rende molto vulnerabile. Così ha messo in campo al suo posto Rodriguez che di certo non ha le geometrie di Paredes ma è molto più solido a partire ad esempio dai colpi di testa.

A questo punto si fa molto più complicato anche il rinnovo in bianconero di Paredes perchè i ragazzi terribili come Fagioli e Miretti crescono e il prossimo anno potrebbero tornare altri enfant terribles come Rovella e Ranocchia.