Guardiola non si fa condizionare, arrivano parole bellissime per la Juventus e per la sua storia
Mancano dieci giorni al fischio d’inizio del nuovo Mondiale per Club negli Stati Uniti, e la tensione comincia a salire. Tra le sfide più attese del gruppo G spicca quella tra il Manchester City campione d’Europa e la Juventus, già capace di sorprendere gli inglesi nella fase a gironi della Champions. A infiammare ulteriormente l’attesa ci ha pensato Pep Guardiola, che ai microfoni di Bein Sports ha speso parole di grande rispetto nei confronti della Vecchia Signora.
“È il club più importante d’Italia”, ha dichiarato il tecnico catalano, “magari non in Europa, ma in Italia è il club con il maggior seguito e il maggior numero di tifosi. La Juventus è un club davvero incredibile sotto molti aspetti e non vediamo l’ora di giocarci contro”.
Una rivalità europea che si rinnova
Non sarà la prima volta in stagione che City e Juventus si troveranno faccia a faccia. I due club si erano già incrociati nel girone di Champions League, dove i bianconeri, allora guidati da Thiago Motta, avevano avuto la meglio allo Stadium con un secco 2-0, firmato da Vlahovic e McKennie. Una prestazione che aveva sorpreso mezza Europa e che, oggi, rende ancora più interessante la sfida in programma negli Stati Uniti.
Ma Guardiola avverte: quella sarà un’altra storia. “Ci siamo affrontati a Torino e abbiamo perso, ma ora hanno cambiato allenatore perché Thiago Motta non è più lì”, ha ricordato il tecnico. Le novità in casa Juventus potrebbero cambiare gli equilibri, ma la stima del catalano resta immutata.
Juventus, la consacrazione passa da qui
Per la Juventus, tornata a recitare un ruolo da protagonista sul palcoscenico internazionale dopo stagioni complicate, il Mondiale per Club rappresenta un banco di prova affascinante e impegnativo. Raccogliere l’eredità di Motta, confermare il successo ottenuto in Champions e affrontare una corazzata come il City di Guardiola: tutto questo rende il cammino dei bianconeri un racconto da seguire con attenzione.