Spalletti non chiude le porte ad un ritorno immediato in panchina; e c’è un indizio che lo conferma…

Spalletti

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Luciano Spalletti ha lasciato la panchina della Nazionale con un retrogusto amaro e un futuro tutto da scrivere. Dopo una breve ma deludente esperienza alla guida dell’Italia, culminata con l’uscita anticipata dall’Europeo e la disfatta in Norvegia, il tecnico toscano è tornato libero. E il suo nome, come spesso accade nel calciomercato degli allenatori, è già tornato caldo. Caldissimo. In particolare per la Juventus, che osserva interessata e pronta a cogliere l’occasione.

Alla vigilia della sfida con la Moldavia — l’ultima della sua gestione azzurra — Spalletti ha rilasciato una dichiarazione sibillina ai microfoni della RAI: “Tornerò subito ad allenare? Non lo so”. Una risposta che ha fatto rumore. Perché non è un no. E perché, conoscendo la natura schiva ma mai banale del tecnico campione d’Italia 2023, è più di un semplice temporeggiamento: è un’apertura.

JUVENTUS, PANCHINA INSTABILE

A Torino il momento è delicato. Igor Tudor è stato confermato, ma solo dopo i rifiuti eccellenti di Antonio Conte e Gian Piero Gasperini. Il club bianconero resta in cerca di certezze, soprattutto in vista di un’annata cruciale, con il ritorno nel Mondiale per Club e un campionato che potrebbe rivelarsi più competitivo che mai. In questo scenario, Spalletti rappresenta una figura che coniuga esperienza, carisma e un’identità di gioco ben definita.

Non è un caso che il suo profilo sia tra i più discussi nelle ultime ore. Anche perché Spalletti, oggi, è libero da ogni vincolo contrattuale: ha rinunciato al suo stipendio da CT senza richiedere buonuscita, dimostrando ancora una volta un’indipendenza rara nel calcio moderno. Un gesto che alimenta l’idea di un ritorno immediato e volontario in panchina.

RIVOLUZIONE SERIE A: CAMBIANO IN TANTI

In un’estate che ha visto cambiare più della metà delle panchine delle prime dieci classificate dell’ultima Serie A, il valzer degli allenatori è già entrato nel vivo. Allegri è tornato al Milan, Sarri ha ripreso la Lazio, Chivu ha raccolto l’eredità di Inzaghi all’Inter, Juric si è spostato all’Atalanta, mentre Gasperini è stato il prescelto della nuova Roma. In questo contesto turbolento, la Juventus non può permettersi un altro passo falso.

OLTRE I CONFINI: PIACE ANCHE ALL’ESTERO

Ma l’interesse nei confronti di Spalletti non arriva solo dall’Italia. In Arabia Saudita, l’Al-Nassr starebbe valutando il suo nome per il post-Pioli. Dopo l’esperienza vincente allo Zenit San Pietroburgo, Spalletti conosce bene le dinamiche di un calcio estero ambizioso e economicamente ricco. Un’opzione affascinante, ma che potrebbe essere messa in secondo piano qualora la Juventus si facesse avanti in maniera concreta.

IL FUTURO È ADESSO

A 66 anni, dopo aver toccato l’apice con lo Scudetto a Napoli e vissuto l’onore (e l’onere) della guida tecnica dell’Italia, Spalletti sembra deciso a tornare in campo. L’Italia lo conosce, lo rispetta, e ora lo attende. E la Juventus, in cerca di un nuovo comandante, potrebbe trovarsi davanti a un’occasione irripetibile.