
In 34 gare Pirlo è riuscito a non schierare mai due formazioni uguali. E così la Juve, nonostante abbia quasi tutti gli uomini a disposizione, si appresta a giocare col Milan senza una formazione tipo e diciamo senza molte certezze nel gioco.
Pirlo aveva promesso un calcio liquido, capace di modificare la difesa da quattro a tre nella fase offensiva. Ma il gioco non c’è mai stato e la Juve si è scontrata contro la solidità di squadre che anche con schemi molto semplici hanno trovato una formazione bianconera vulnerabile.
L’allenatore bianconero ha spostato di tutto e di più, Danilo è stato terzino sinistro, terzino destro, centrale di difesa e mediano di centrocampo. Bernardeschi, esterno alto, giocatore a tutta fascia e terzino. Cuadrado, alto e basso. Chiesa a destra e a sinistra. Kulusevsky punta, ed esterno.
Per cui prevedere la formazione che Pirlo schiererà per la partita forse più importante del Campionato è davvero arduo.
Col Milan Pirlo dovrebbe ormai confermare il 4 4 2 su cui ha virato cercando di salvare il salvabile. Di certo dovrà sciogliere il ballottaggio fra Dybala e Morata in avanti con Ronaldo.
In difesa dovrebbero giocare Danilo, De Ligt, Chiellini, Sandro e a centrocampo Rabiot Bentancur, Chiesa e Cuadrado.
Ma Pirlo ha sempre tirato fuori qualche colpo a sorpresa come Bernardeschi o Ramsey, i giocatori in cui lui ha sempre creduto tanto.
La verità è che ormai da questa Juve è impossibile aspettarsi il gioco alla trentacinquesima giornata e si dovrà sperare nella giocata individuale di qualche campione.
E fondamentale sarà quella concentrazione che il Mister finora non è riuscito a infondere mai, e senza la quale la Juve è sempre riuscita a farsi male da sola.