Il disoccupato Adani ora abbassa la cresta ma non risparmia la frecciata ad Allegri

Adani licenziato da Sky
Adani licenziato da Sky

Il suo licenziamento da parte di Sky è stato uno dei temi più dibattuti sui social network nelle ultime settimane: Lele Adani ha sempre diviso gli spettatori non solo per le sue opinioni espresse prevalentemente sulla tv satellitare ma anche per la particolarissima enfasi nelle sue telecronache o analisi.

Adani ha vissuto un momento di notorietà quasi inaspettato quando si è ritrovato a duellare con Max Allegri dopo un Inter-Juventus leggendario che di fatto valse lo scudetto ai bianconeri nella stagione del testa a testa col Napoli di Sarri. Le diatribe tra i due sono continuate anche nei mesi successivi anche se va sottolineato che è stato quasi sempre Adani a punzecchiare il tecnico livornese tramite interviste o apparizioni sui social network.

Ora che è a tutti gli effetti disoccupato, l’ex difensore del Brescia e dell’Inter ha rilasciato un’intervista al ‘Corriere della Sera’ in cui ha abbassato un po’ i toni nella querelle con Allegri. Di certo non manca qualche spunto interessante, soprattutto quando parla dell’Italia di Mancini: “Il c.t. ha salvato il nostro calcio, questa è la svolta per il nostro movimento. Non va dimenticato da dove partivamo, ora abbiamo mostrato al mondo che l’Italia può vincere anche giocando bene. Abbiamo esportato la bellezza nel mondo per secoli, non si capisce perché non dobbiamo farlo anche nel calcio. Dopo Mancini, secondo me, non si può più tornare indietro”.

Non potevano mancare qualche riflessione su Allegri e l’immancabile punzecchiatura: “Max è tornato in un ambiente che conosce bene, torna ad occuparsi di un progetto che lui stesso ha contribuito a far diventare grande. E’ un allenatore con grande esperienza e conoscenze, è scaltro e sa scegliere i calciatori. E poi sono sicuro che in questi due anni lontano dalla panchina abbia incamerato nuove idee. Il calcio va verso una direzione, si vince e si conquista la gente e i giovani giocando all’attacco e credendo nel talento. E la Juve a fine mercato avrà talento. Le nostre liti in tv? Sono un opinionista in missione, l’opinione deve essere forte e chiara. Non c’è provocazione, non si può giocare per lo zero a zero”.