De Ligt affonda gli attaccanti della Juve: analisi spietata ma da considerare

Il Bayern ha passeggiato sull’inter e ai microfoni italiani si è presentato De Ligt- L’olandese è stato molto schietto esprimendo la sua felicità per i suoi progressi personali.

Ha spiegato che da quando è al Bayern sta migliorando in maniera costante e il motivo è chiaro. Secondo lui dipende dal fatto che ora si allena con i migliori attaccanti.

Un paragone che naturalmente riporta agli attaccanti con cui si allenava prima, ovvero quelli della Juventus.

Un’analisi che pare molto cinica ma che spinge a riflettere soprattutto dopo gli ennesimi fallimenti europei delle squadre italiane.

La considerazione che bisogna fare è se il livello dei giocatori della Juve, e probabilmente di tutte le squadre italiane, sia al di sotto di quello europeo.

E in effetti una verità di fondo c’è. I migliori giocatori di Calcio non sono in Italia ma nelle big europee. Haaland, Mbappè, Messi, Neymar, Sanè, Lewandowski non mettono piede nello stivale.

Anche guardando le big italiane si nota come la Juve abbia venduto De Ligt e continui a comprare scarti delle straniere o comunque giocatori ultratrentenni al tramonto della carriera.

Difficile anche pensare che De Sciglio, Sandro, Rugani possano trovare spazio all’infuori dell’Italia in una grande squadra.

Anche l’Inter ha dovuto salutare i suoi gioielli come Hackimi e Lukaku che è tornato solo dopo il flop al Chelsea.

Insomma sembra che le italiane stiano alle europee come le provinciali alle big.

Difficle pensare che si a un discorso di gioco e di allenatori. Basti guardare Ancelotti  all’estero è diventato l’allenatore più vincente di sempre, soffrendo invece in Italia con Juve e Napoli.