La Juventus si riscopre ancora Vlahovic-dipendente

Uno degli aspetti più preoccupanti che si sono delineati nel corso di questa prima parte di stagione per la società bianconera è senz’altro quello relativo ai gol messi a segno e alla fase offensiva. È chiaro che il gioco della Vecchia Signora spesso e volentieri latita ed è molto complicato anche per lo stesso Vlahovic, che fino a questo momento è risultato decisivo in numerose partite, avere le giuste occasioni per andare a segno.

Gli appassionati di scommesse calcio sono convinti che Vlahovic possa giocarsi fino all’ultima giornata il titolo di capocannoniere del campionato. Fino a questo momento, il centravanti serbo ha messo a segno sei reti, esattamente come Immobile e Arnautovic. Il problema è che, con le poche occasioni da rete che crea la Juventus di questi tempi, diventa difficile anche solo pensare che Vlahovic possa arrivare sopra i 20 gol.

Il problema in fase offensiva della Juventus

Tra le varie grane che Max Allegri dovrà cercare di risolvere il prima possibile, troviamo sicuramente quella relativa alla costruzione di occasioni da gol che, in fondo, continuano a latitare. La compagine bianconera fa una fatica immane a trovare la via della rete, ma soprattutto, quando ci riesce, si affida solo ed esclusivamente a Vlahovic. Il centravanti serbo è diventato una sorta di talismano per i bianconeri, dato che nelle cinque vittorie della Juve, c’è sempre stato il suo zampino. Invece, quando non è andato a segno, tranne in una gara, la Vecchia Signora non è riuscita a vincere.

Certo, la gara con il Milan ha messo in evidenza, come quando il serbo si lascia travolgere eccessivamente dal nervosismo, finisce per sprofondare in prestazioni decisamente opache. Il confronto tra Vlahovic e  Leao, che è stato nominato tra le altre cose anche miglior giocatore della scorsa stagione in serie A, è stato decisamente impietoso.

I rientri di Pogba e Chiesa potrebbero cambiare le cose

I tifosi bianconeri, ma anche lo stesso Max Allegri, sono speranzosi che il rientro dai lunghi infortuni di Paul Pogba e Federico Chiesa possa dare una vera e propria scossa a tutto l’ambiente, ma soprattutto al gioco della Juventus. Con il centrocampista francese e l’attaccante della Nazionale, in effetti, gli spazi per Vlahovic potrebbero aprirsi un po’ di più e le occasioni da rete potrebbero crescere.

In tal senso, va detto che Allegri punta tanto soprattutto sul centrocampista francese, che vorrebbe collocare in campo in una posizione tra mezzala e la trequarti offensiva. Proprio quelle zolle di campo dove i piedi fatati di Pogba potrebbero innescare in varie occasioni il centravanti serbo e rifornirlo di assist al bacio. Insomma, il buon Dusan potrebbe finalmente riprendere quelle medie che deteneva nei giorni migliori vissuti con la maglia della Fiorentina. Ed è chiaro che, di conseguenza e di riflesso, anche la Juve potrebbe trovare risultati migliori e punteggi più larghi.

È chiaro che anche l’impiego a singhiozzo fino a questo momento di Angel Di Maria, ha sicuramente complicato i piani dell’allenatore toscano. Quest’ultimo, infatti, puntava tanto su una soluzione con Di Maria come vero e proprio ispiratore, partendo dalla fascia per poi accentrarsi e servire Vlahovic o le altre punte. Il problema è che tale soluzione si è vista solamente in un’occasione, ovvero nel match vinto in Champions in casa contro il Maccabi e nel corso della prima giornata, quando i bianconeri hanno schiantato il Sassuolo. Di conseguenza, al momento, la sola opzione è quella garantita dai cross di Kostic, ma è chiaro che, senza Chiesa, Pogba e Di Maria, la Juve perde, e tanto, a livello di imprevedibilità.