Nuovo capitolo per la querelle tra Cristiano Ronaldo e la Juventus

Cristiano Ronaldo
La Juventus non ha assolutamente mai accettato quanto accaduto sulla questione Cristiano Ronaldo, ritrovatasi ad essere stata condannata, lo scorso aprile, a versare circa 9,8 milioni al calciatore portoghese. Si era arrivati a questa conclusione dopo che il calciatore avviò i procedimenti contro la società bianconera per gli emolumenti non corrisposti nell’ambito della cosiddetta “manovra stipendi” in epoca Covid, per un totale di 19,5 milioni di euro.
La società quindi si è ritrovata ad essere definita colpevole, ma chiaramente si è appellata al ricorso in quanto sostiene di non avere alcuna colpa a riguardo. Come riportato in queste ultime ore da La Repubblica, il Tribunale del Lavoro ha finalmente fissato la prima udienza per il ricorso che la Juventus ha esposto su tale vicenda, ponendosi quindi in netta opposizione nei confronti del calciatore Cristiano Ronaldo.
Questa udienza iniziale avverrà a marzo e spetterà al giudice, con tutte le prove ed i documenti a disposizione, decidere se il calciatore abbia effettivamente avuto ragione oppure accogliere il ricorso della società bianconera che sarebbe quindi stata condannata ingiustamente.
Quanto accaduto lo scorso aprile ha non poco destabilizzato l’ambiente bianconero, ritrovatosi a dover sborsare cifre che in realtà non riteneva fossero assolutamente necessarie. In una situazione di bilancio ancora piuttosto complessa, non è stata sicuramente una notizia semplice da digerire per la Juventus, convinta tra l’altro di come non abbia alcuna colpa a riguardo.
La società vuole lottare per la sua verità e spera ovviamente che il giudice possa darle ragione, annullando definitivamente tale condanna. Per arrivare però ad un verdetto definitivo ci vorranno ancora un bel po’ di mesi, i primi passi avverranno a marzo con la prima udienza e poi bisognerà capire se la questione potrà essere chiusa definitivamente, con la Juventus libera da tale condanna. La società ha tutte le intenzioni di recuperare questi quasi 10 milioni di euro finiti nelle tasche di Cristiano Ronaldo.
